Il freddo pungente è davvero pungente, le mani si raffreddano anche coi guanti e il naso si screpola. Ma intanto le gambe si scaldano, l'aria fresca ti sveglia di più alla mattina e ogni volta che arrivi a destinazione è come arrivare in uno chalet di montagna dopo una lunga sciata.
...E allora forse anche il cuore si scalda?
Ma quanto bello sarebbe avere il tempo per prendere e passeggiare, con o senza bici, in queste prime nevi e con quest'aria così buona da mandar giù?
Noi continuiamo a scorrazzare per la città su due ruote...non sono cambiati i tempi di precarietà e le auto, quelle scatolette carine con il riscaldamento dentro, poco ci servono.
Bologna è appena stata sede di una polemica a causa di un'ordinanza del Comune: un bell'articolo diceva che i mezzi a due ruote con la neve non potevano girare e chi veniva sorpreso in giro veniva multato con 39 eurini di multa. Per fortuna, dopo una rivolta del mondo a due ruote e non solo, l'ordinanza è stata ritirata.
Ho pensato che prima di farmi la multa devono prendermi.
Ho pensato che avrei accettato la multa solo se a farmela fosse stato un vigile in bici.
Ho pensato che basta andar un po' più piano, mettere i giusti accessori e che in bici con la neve e il freddo ci si va.
Perché è bello avere il freddo pungente in faccia, è bello parlare e chiedere informazioni alle persone al volo, è bello incontrare gente per caso, è bello scaldarsi dentro, è bello vedere le foglie gialle e rosse che riprendono i colori dei palazzi di Bologna, è bello guardare gli altri ciclisti sotto l'acqua e scambiarsi uno sguardo di "massima stimaaaa", è bello rinchiudersi in un bar perché fa troppo freddo, è bello fermarsi sotto un portico perché diluvia, è bello perché è tutta vita che entra dentro.
Ho pensato anche a quanti viaggi vorrei fare a due ruote in inverno.
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