Un disco. Una tazza. Un vestito.
Durante il bigatour ho indossato un vestitino comodo nero a pois verdi, così comodo che andava bene per pedalare (mettendoci sotto i pantaloncini imbotti!), per uscire la sera, per andare a fare escursioni notturni nel Conero...insomma una di quelle cose "mai più senza".
(Un vestito regalato da un'amica perché non lo metteva più...e che ora ne ha viste delle belle!)
E' autunno, ci metto sotto un paio di leggins, mini stivaletti e così va bene anche per questa mezza stagione.
Capita che percorrevo le strade della bassa pianura bolognese in una splendida giornata di sole di inizio ottobre.
Strade che assomigliano tanto agli Stradelli Guelfi, dritte e con poco traffico, dove trovi la signora che ha appena fatto la spesa, cacciatori sull'argine e tanti fiori gialli lungo i campi - quei fiori gialli bellissimi e altissimi che arrivano in autunno e che sputano ancora dove abitava la mia nonna, quei fiori gialli bellissimi che a me ricordano tanto la mia nonna.
Percorrevo quelle strade con lo stesso pandino a metano in cui è sbocciata l'idea del bigatour e con lo stesso vestitino nero a pois.
Ho desiderato tantissimo parcheggiare l'auto, chiamare le mie amiche, prendere la bici e ripartire.
Tornata a casa ho guardato su wikipedia e ho imparato che quei fiori gialli bellissimi sono di Topinambur.
Ecco in una domenica di sole in autunno porterò le mie amiche del bigatour a cercare Topinambur.
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