Chi c'è già da qualche settimana, chi da poche ore.
Bologna ti ricorda in poco tempo che c'è da correre, da trovare lavoro, che c'è quella cosa in sospeso, le bollette da pagare, che c'è da andare al centro per l'impiego, c'è da fare questo, c'è da dormire - o forse no perché l'insonnia torna a fare capitolino..- c'è da riprendere il ritmo.
Quanto è difficile quest'anno riprendere il ritmo.
Perché é un ritmo alle volte troppo ansioso, troppo veloce, troppo.
Solo oggi ho recuperato la mia bici.
Avevo in prestito quella del mio coinquilino gli scorsi giorni...ma...
risalire, afferrare il manubrio, risentire quel sellino amato e odiato, riconoscere i rumorini della catena che ti dicono "Sì, qualche riparazione c'è da fare", ricordarsi cosa vogliono dire al cuore quei rumorini.
E allora gli occhi cominciano a sorridere e l'aria in faccia ti ricorda la leggerezza..la lentezza.
Tenersi stretti la lentezza, la leggerezza, la bellezza del bigatour sono propositi per l'anno nuovo.
Sì, perché i propositi per l'anno nuovo si fanno a settembre.
E se proprio ritmo vuoi accelerare, sappi che a nostro favore giocano i 350 km fatti: le distanze di Bologna dopo il bigatour sono molto più brevi.
Noi proveremo a starti dietro come in un tango lento. Provando a non inciampare.
Domenica prossima andiamo tutte ospiti al GoSlowSocialFestival a Milano a raccontare la nostra avventura e a ricordarlo a noi stesse - che ci farà senz'altro bene.
In settimana speriamo di andare dalla Claudia, che si è offerta, grazie all'articolo su GreenMe, di regalarci un massaggio shiatsu -we love u-
A inizio ottobre organizziamo la super cena di ringraziamento per tutte le persone che ci hanno sostenuto e aiutato nel bigatour. Cominciate a tenervi liberi e a controllare le buchette delle posta ;)
Nel mentre rimontiamo in sella in città, sperando e volendo mantenere la velocità giusta.
E a chi ci chiede "Come è andato il Bigatour?!" rispondiamo facendo sentire il polpaccio e quasi non parlando perché le parole non bastano mai per descriverne la bellezza.
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